venerdì 7 ottobre 2011

GIOCIAMO A C.A.L.C.I.O



Andiamo ad analizzare Lo “SPELLING” C.A.L.C.I.O. un modo simpatico/pedagogico per farci riflettere a noi istruttori/Genitori gli obiettivi principali d’insegnamento verso i ragazzi che accorrono ai campi per giocare a questo sport.



C= COMPETIZIONE.


Il calcio è una competizione; i ragazzi amano le sfide/duelli proprio per confrontarsi l’uno contro l’altro, mostrando le loro capacità di essere.

L’istruttore per questa fase ha un ruolo importantissimo, educare, insegnare ai ragazzi il vero senso di questa parola, e trasformare la competizione in cooperazione all’interno della squadra.

A= ALLENARE

“Essi lo chiamano allenare, ma è insegnare” Vince Lombardi.



L’istruttore deve essere consapevole che la sua opera ha una valenza formativa e educativa, e deve essere in grado di modulare la sua proposta tenendo conto delle caratteristiche di ogni età.



L= LUDICO



Cosa s’intende esattamente quando si parla di didattica ludica? La metodologia ludica è una pratica didattica che prevede l’uso di tecniche basate sulla ludicità e sul gioco. È bene anzitutto distinguere questi due concetti: il primo indica un principio in base al quale per promuovere lo sviluppo globale dell'allievo si crea un ambiente di apprendimento rilassante, motivante e allo stesso tempo piacevole. Un contesto ricco di stimoli positivi dove il ragazzo è protagonista del proprio processo formativo e in cui partecipa ad attività di cooperazione e di competizione positiva con i compagni. Il gioco invece, è una tecnica didattica che, facendo leva sulla motivazione intrinseca, permette il conseguimento degli obiettivi e delle mete educative che caratterizzano l'educazione al calcio.

C= COMUNICAZIONE

Comunicare con un bambino è un’arte unica con le sue proprie regole e significati . HAIM GINOTT.

Istruttore/genitore. La chiave per avere successo nella comunicazione con i ragazzi è basta sul rispetto reciproco, incoraggiando l’autostima.

I= IMITAZIONE

Tutti ragazzi cercano di imitare le giocate più fantasiose dei campioni visti sulla televisione, basta vederli quando sono liberi in campo con il pallone. Spesso dai ragazzi l’istruttore è chiamato in causa per dimostrare questi gesti di fantasie visti in televisione. Allora possiamo dire che una delle qualità che deve avere per insegnare un istruttore di scuola calcio è la padronanze dei gesti tecnici.



O = ORGANIZZAZIONE

La crescita dei giovani calciatori è direttamente collegato alla crescita dell’allenatore. E’ importante essere consapevoli di questa affermazione, poiché l’allenatore interessato alla formazione completa dell’individuo, cercherà sempre di arricchire le sue conoscenze ed i suoi metodi di Organizzazione, per trovare sempre nuove motivazioni ed anche per una ricerca di maggior professionalità.



AUTORE: La Camera Luciano allenatore di base UEFA B

FONTE: Teorie Metodologia Skills And Practice

Mail: kiern@inwind.it

Blog: www.alenamenti-allenanti.blogspot.com







1 commento: