La Tattica individuale in un gioco collettivo
Autore La Camera Luciano
Nel 1999/2000 al corso master di Coverciano un relatore ha definito la tattica individuale(tecnica applicata) in questo modo: “ e l’insieme delle azioni, degli accorgimenti, dei comportamenti, che il calciatore compie in ogni situazione delle due fasi di giuoco (Possesso e Non possesso), affinché la propria prestazione risulti utile,redditizia ed economica”.
Sposo questa definizione aggiungendo: e l’insieme delle abilità,fantasie, coraggio, furbizie, è complicità che il calciatore produce nelle due fasi di giuoco, creando un performance costruttivo per se, è per la squadra.
Come sono composti le due fasi ?
Fase di possesso = Smarcamento, Controllo e difesa della palla, passaggio, Dribbling, Tiro in porta.
Fase di non possesso = Presa di posizione, Marcamento, Intercettamento, Contrasto, Difesa della porta.
In questo articolo analizzeremo la fase di possesso , è nello specifico, Lo Smarcamento!
Cos’è lo smarcamento?
Il concetto “smarcarsi” un movimento che consente al calciatore di liberarsi dalla marcatura dell’avversario andando a proporsi in uno spazio adeguato per ricevere palla. E anche vero che grazie al suo movimento potrebbe spingere al marcatore a seguirlo, con la conseguente creazione di uno spazio nuovo,per inserimenti dei compagni. E anche vero che talvolta si muove verso uno spazio già occupato da un compagno, che a suo volta, sarà costretto a liberare quella determinata zona; per cui lo smarcamento di un calciatore, innesca l’ imprevedibilità per gli avversari, e continuità nel possesso di palla per la squadra.
Cosa produce lo smarcamento?
· Sostegno al portatore di palla
· Superiorità numerica
· Mantenimento del Possesso di Palla
· Azioni da goal
Il concetto di smarcarsi viene visto è interperlata come un movimento effettuato da un calciatore senza palla,ma esiste lo smarcamento dopo aver trasmesso palla: Uno dei difetti che più frequentemente vengono rimproverati ad alcuni giocatori è di rimanere fermi dopo il passaggio. E necessario far capire a questi giocatori che è proprio colui che effettua il passaggio che ha il compito, in quel preciso momento di dare continuità al’azione determinando un movimento combinato. E vero che un giocatore che si muove sarà utile al gioco della sua squadra, molto più di un giocatore assolutamente immobile, ma è altrettanto vero che risulterà poco produttivo invitare un giocatore a muoversi, se questi non sa “dove” “quando” e “perché” si deve muovere!
Il compito dell’allenatore.
In fase addestrativa preliminare, è opportuno che ogni passaggio sia immediatamente seguito da un’accelerazione di corsa. Occorre che questa combinazione di movimenti (passaggio-accelerazione) venga automatizzata, mediante adeguate ed opportune ripetizioni. E siccome questo movimento di corsa può avvenire << dietro >> al passaggio ( come nel caso della corsa in sovrapposizione), oppure in una direzione diversa da quella verso cui è stato indirizzato il pallone.
Esercizio 1
· Tre giocatori si dispongono come illustrato in figura 1. In un punto del campo stanno (A e C); di fronte a loro, a 15 metri di distanza, si colloca il giocatore B, A è in possesso del pallone.
Esercizio 2
· Il gruppo dei giocatori si dispone in circolo, con uno al centro. Il pallone è in possesso di un giocatore del circolo. All’inizio dell’esercitazione, il giocatore in possesso di palla effettua il passaggio al centro correndo immediatamente dietro il pallone ( quindi, portarsi al centro).
Il giocatore centrale passa il pallone al giocatore successivo è corre a prendere il suo posto.
Questi ripassa a sua volta al centro correndo dietro al passaggio, e cosi via.
Esercizio 3
· La dinamica del movimento è simile all’esercizio precedente .i giocatori si dispongono in circolo ed uno è in possesso del pallone. In questo caso, nessun allievo stazionerà al centro. Il giocatore in possesso di palla inizierà l’esercizio indirizzando il passaggio verso uno dei suoi compagni, a piacere, e correndo quindi a prendere il suo posto. Colui che riceve, a sua volta passerà ad un altro compagno correndo dietro il pallone, e cosi via.
Esercizio 4
· i giocatori si dispongono a triangolo, come in figura 4. La distanza tra i giocatori sarà di 8- 10 metri circa. Il giocatore A effettua un passaggio teso verso B, e quindi rapidamente scambia il suo posto con quello di C.
B ripassa indietro il pallone, in modo che sarà ora C a riceverlo.
Esercizio 5
· I giocatori si dispongono in circolo,con uno al centro. L’uomo centrale, in possesso di palla,inizia l’esercizio con un passaggio ad un qualsiasi dei suoi compagni del circolo, e si dirige quindi di corsa, con uno scatto, verso un altro compagno,sempre a suo piacimento. Quest’ultimo si scambierà di posto con lui dirigendosi verso il centro per ricevere il passaggio di ritorno che nel frattempo sarà stato effettuato dal giocatore verso cui era stato indirizzato il pallone. Il nuovo giocatore centrale indirizzerà il pallone verso un compagno del circolo scambiandosi di corsa con un terzo giocatore, e cosi via.
In questi cinque esercizi preliminari (semplici) ho messo in evidenza l’importanza che colui che indirizza il pallone verso un compagno debba immediatamente effettuare un movimento di corsa.
Nel gioco del calcio, come si sa, vi sono delle regole limitative ( che stabiliscono ciò che non si deve fare), ma non può in alcun modo esistere una legge assoluta che stabilisca ciò che si deve fare, che determini cioè lo sviluppo del suo svolgimento. E cosi, in determinate situazioni, può benissimo verificarsi il caso che l’esecutore del passaggio debba invece rimanere nella sua zona, sia in funzione di copertura o di sostegno, sia per permettere ad altri giocatori di inserirsi a loro volta nell’azione.
Autore : La Camera Luciano
Istruttore di scuola Calcio Allenatore di base UEFA.
Mail – kiern@inwind.it
Blog. www.allenamenti-allenanti.blogspot.com.
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